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Lo studio degli humus forestali ha ripreso consistenza solo negli ultimi 10 anni, dopo un periodo di abbandono durato più di 30 anni. C’era confusione nella terminologia e non si pensava fossero importanti per la gestione forestale. Tutta l’attenzione era portata sul soprassuolo, pensando che l’energia stoccata negli alberi venisse solo dalla fotosintesi. Questo è vero fino a un certo punto, poiché la foresta senza il suolo non va da nessuna parte. Il sole manda energia sulla Terra, e questa viene trasformata in sostanza organica dai microorganismi e dalle piante. Ma esiste un travaso circolare di quest’energia verso il suolo che diventa la pancia e la banca dell’ecosistema. Non solo: il sole manda anche energia in lunghezze d’onda diverse da quelle del visibile che vengono utilizzate nell’ecosistema e che non sono per niente trascurabili, riscaldano la materia vivente e non vivente ed agiscono direttamente sulla velocità delle reazioni chimiche che fanno funzionare gli ecosistemi naturali

 

Professore di botanica forestale e di alberi per il paesaggio a Padova ed insegno l’Ecologia applicata e l’Ecologia del suolo a Parigi, nell’ambito di un programma di internazionalizzazione della didattica.
La sua ricerca porta sull’ecologia del suolo e sull’impegno nel mitigare il cambiamento climatico.